mercoledì 26 novembre 2014

ME// CONFESSIONI DA QUARTO GRADO


Oggi manchi, é paradossale perché proprio oggi, in un giorno distratto mi hai chiamata per ben due volte.
Ho capito, una volta che ti assaporo vado in crisi d'astinenza! Forse è proprio per questo motivo che sento poco le persone a cui tengo. Dopo è troppo difficile ricominciare. Se ti sento i ricordi riaffiorano e i tuoi gesti mancano.
Le tue  grandi mani che mi scompigliano i capelli, il tuo sollevarmi di peso ovunque io sia e nonostante i miei sessanta chili e più. Tu che ti ostini a farmi stare a piedi nudi quando porto i tacchi. "Piccola sei più bella" sono queste le parole che mi ripeti sempre, inizialmente non capivo e storcevo il naso, poi un giorno l'illuminazione... Io, mi sarei sentita più protetta dall'abbraccio lungo 1,86 cm e Tu, ti saresti sentito più forte, più uomo.

Come dimenticare le tue ramanzine ipermegalunghe e pesanti, i tuoi baci sulla fronte, i malefici pizzicotti sul collo; le chiacchierate davanti al mare, tu che mi asciughi le lacrime ed io che poggio la testa sulla spalla destra perché altrimenti "mi verrebbe il torcicollo". Tu che ti diverti a prendermi in giro ed io che puntualmente arruffo il naso .
Ricordo le colazioni con latte e cereali sulla spiaggia con il mare davanti e l'Etna alle spalle, le confessioni, gli schizzi d'acqua e i vermetti da spiaggia che ti fanno tanto senso.  
Hai un dono, riesci a curare il legno. E' cosi' che mi vedi, un piccolo pezzo di legno che nasconde le emozioni, sempre sottoposto a pressioni interne che lentamente lo spaccano, ma finché può nasconde, si lascia torturare ma non confessa. Una mattina trovai questo messaggio, con su scritto questa sei tu, leggi il resto... da li ho capito quanto tu mi volessi bene perché nonostante io fossi la persona meno costante del mondo, meno aperta agli altri, ero sempre presente nei tuoi pensieri. Hai guardato oltre l'apparenza, hai scavato dentro gli occhi.
Sei una certezza, tu con i tuoi abbracci che non mi fanno paura, le parole dette e le risate spensierate.
Tu che sei incazzato con il mondo, che vuoi fare la storia, tu che dai speranza e aiuti gli altri, tenace, caparbio, altruista e rompipalle. Tu che di un sogno hai fatto una professione e delle tue paure la tua forza.
Il mio rimedio, colui che mi sorride quando il sole non c'è, che compare come il genio della lampada e riesce a capire il mio stato mentale da una canzone, una frase o un post su un social. 
Tu che per colpa della mia timidezza sei costretto a dire i gusti del gelato al posto mio e mi cedi il passo aprendomi la porta e poggiandomi la mano sulla schiena per accompagnare il mio passo.
Questo sembra quasi il racconto di una storia d'amore, ma in fondo lo è... anche l'amicizia è fatta d'amore.
Sai ci sono uomini e donne che sono fatte per stare insieme e altre fatte per crescere insieme e noi lo stiamo facendo. 
Ti voglio bene, sono felice di non doverti dire grazie per l'amicizia incondizionata che mi dai, spero di essere riuscita a dirti grazie in altri mille modi, negli anni con i gesti ed adesso con le parole andando oltre e superando la riservatezza che mi contraddistingue. Son i piccoli gesti che ti rendono un eroe, il mio, e spero che nei mio piccolo anche io sia riuscita ad essere in qualche modo la tua eroina, anche solo per un istante. 


Ricorda


              2016  COMING SOON           


PS so che odi la mia playlist e che la canti a squarciagola insieme a me solo per farmi felice, ma anche questo ti rende speciale !
ZTL

Giulia Carcasi -Io sono di legno

1 commento:

  1. Apparteneva a quel tipo di donne malinconiche che sembrano fatte di miele scuro, liscio e dolce e incredibilimente appiccicoso, che con un gesto vischioso, una scossa di capelli, una sola lenta sferzata del loro sguardo dominano l’ambiente, e tuttavia restano impertubabili come al centro di un uragano, apparentemente inconsapevoli della propria forza gravitazionale, con cui attraggono irresistibilmente a sé...

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