domenica 2 aprile 2017

SORRISO MENTADENT


Reminiscenza
24 aprile 2012 
Se mai un giorno ti dovessi donare un pensiero, sappi che ci avrò messo tutta me stessa, pensandolo e creandolo con cura.
Con lo sguardo rivolto verso i tuoi grandi piedi da uomo, ti indicherò di prendere il mio regalo puntando il mio braccio al tuo viso in modo goffo e frettoloso ed accennando con un filo di voce imbarazzata un fuggente Tiè.
Quando lo spacchetterai ti osserverò, scruterò con cura ogni angolo del tuo viso e guarderò i tuoi occhi. Tu sarai troppo occupato per accorgerti della mia analisi ed io sarò troppo occupata a decifrare ogni tua espressione, ogni tuo movimento, ogni tuo gesto.
Se mai ti dovessi scrivere un biglietto, leggilo in mia assenza evitiamo reazioni finte di quelle seguite da un grazie, dagli occhi spalancati ed il sorriso da spot mentadent, leggilo quando io non ci sarò, in macchina, in camera, al mare, in studio; leggilo dove vuoi e se ti dovesse piacere avrai modo di dirmelo, ma non ci saranno aspettative!

L'insegnante di ragioneria mentiva, dare non sempre è seguito da avere, non esiste pareggio di bilancio nei sentimenti. Io do, do tutta me stessa spesso sbaglio, spesso mi faccio male ma almeno vivo...sempre in guerra tra l'istinto e la ragione, ma vivo!
Se un giorno mai dovessi regalarmi qualcosa, anche una semplice caramella donata con il cuore, sappi che probabilmente non ti dirò neanche grazie, sarò così emozionata ed entusiasta da dimenticare le buone maniere. Non avrai una reazione plateale,non avrai reazione! Il mio corpo sarà li immobile e forse si muoverà soltanto per mettere i capelli dietro l'orecchio destro, i miei occhi azzurri di colpo diventeranno grigi e forse accennerò una stupida battuta per alleviare la vergogna.
Nasconderò bene le mie emozioni e ti metterò davanti la mia apparente freddezza tanto da farti rimaner male, ma non preoccuparti è solo imbarazzo, dentro di me ci saranno i fuochi d'artificio, sai di quelli che sparano a suon di musica !
Anche se non lo vedrai il mio cuore ti ringrazierà e magari poco più tardi riuscirà a scriverti due righe con affetto, perché proprio no, a dirtelo a voce non sono brava!


Cinque anni dopo
Restano costanti e si creano variabili.

sabato 18 marzo 2017

Dream a little dream

Blue grass and Fireflies.
#pascalcampion

Da piccina guardavo il cielo e speravo che un giorno una di quelle stelle mi cadesse in mano o per lo meno cadesse in un lago, cosi che la marea ne avrebbe portata qualcuna in riva.
Volevo stringerne forte una in mano per sentire il mio desiderio più vicino e più forte nel realizzarsi.
Ma poi se pungono? Ajho...e se mi pungo e mi faccio male ? Non fa niente mi dicevo, l'importante è desiderare...
Desiderare che ci si può perdere nelle favole e sapere che ognuna ha un lieto fine.
Desiderare di svegliarsi la mattina sereni, con il sorriso che ci viene a trovare ed il bacino dei miei piccoli principi folletti.
Desiderare di sentire sempre il profumo dell’estate, il rumore del mare e di fermare il tempo quando si sente la voglia di un abbraccio e di perdersi in mille bolle blu.
Desiderare meno paure e più forza, di essere soddisfatta, di essere positiva e propositiva ogni giorno, desiderare che tutto vada bene e che tutti stiano bene.
...di poter essere la maga dei miei pensieri e delle mie azioni.
Desiderare di non diventare troppo grande almeno con la mente, di volare in alto, lassù, in quegli angoli di cielo azzurro nel mio regno di zucchero filato, tenendo i miei sogni preziosi stretti a me, tra una nuvola a forma di pecorella ed una di elefante, con raggi di luce colorati che trapassano ed illuminano il cielo.
Desiderare un cuore che diventa morbido e fragile insieme al mio ascoltando parole d’amore che profumano di gelsomino e che sanno di cioccolato.
Di notte poi quella stella desiderio la metterò sotto il mio cuscino e mi accompagnerà anche domani.

domenica 12 febbraio 2017

FRIENDS



Ci sono gli amici che ti fanno conoscere altri amici ed il cugino che prova a farti ubriacare, 
ci sono le chiacchiere in compagnia e tante risate in allegria, ci sono i primi bagni di stagione e le prime albe autunnali, 
ci sono i primi abbracci da freddo e le giacche cedute per galanteria, 
ci sono " ...i baci rubati, baci d'addio, baci della buonanotte... " , 
ci sono i capelli arruffati, gli occhi a panda ed i vestiti bagnati.

ci sono sandali troppo alti e pochette in mani maschili e i miei piedi scalzi ormai tutti neri, 
ci sono i numeri urlati e le corse all'alba in piazza Duomo per vincere il "fazzoletto pashmina" 
ci sono i giocatori di basket, 
ci sono gli scalini delle case per montare sulle spalle e i vestitini corti che ti rendono impossibile "l'attracco", 
Ci sono i miei Stranamore senza baffi, ci sono i bicchieri in aria ed i brindisi in allegria, le mie rime sgangherate e le mie risate sclerate.Ci sono gli Aperol Sinz, i Vodka Sacher, i Tequila surprise, i Sex on the city ed i Jeck dans... 
Ci sono le scommesse vinte e quelle perse, quelle che ti fanno conoscere altra bella gente.

Ci sono i cornetti per voi e coccole e vizi per me, le caramelline gommose: i coccodrili, i denti di dracula, le liquirizie ripiene, le girelle, e ci sono le battute sui miei denti tra qualche anno. 
E poi ci sono le parole, quelle non dette quelle di cui ti puoi fidare ed i sorrisi quelli che si vedono attraverso gli occhi.
Ci siete voi con i vostri cuori e ci sono io con la buonanotte ed il buongiorno... e tante altre cose belle...

venerdì 9 dicembre 2016

L' ANIMA NERA


Memories. #pascalcampion

C'è qualcosa di perverso nel destino è un meccanismo guasto che ci  fa rimanere aggrappati ad un miracolo in attesa di qualcosa di migliore ed allora stiamo li ad aspettare; come i liceali il sabato a scuola, che non ne possono più di aspettare il suono dell'ultima campanella; come i bimbi intrepidi aspettano la notte di Natale lo scoccare della mezzanotte; come le signore in chiesa con il Rosario in mano aspettano la Santa messa.

La nostra vita gira intorno ad attese e ansie, l'ansia di un treno in ritardo, l'attesa del bacio degli amanti nei sottoscala. Da qui è passato l'amore, ma è andato via in fretta restando intrappolato dentro un corpo pulsante, li dove nessuno sa, dove si ferma tutto, su di una nuvola di zucchero filato con il vuoto sulla pancia ed il sole che abbronza, per poi lasciarci trasportare dai ricordi fino al mare.

Il tempo regala sorrisi, ma non dispensa dalle lacrime e dagli addii, spesso le cose non tornano neanche per un caffè ed allora si affondano i ricordi tra un bicchiere di vino e un cicchetto di anima nera; per stratificare e digerire gli amori andati a male, gli amori andati via e quelli neanche iniziati.

La ragione deve sistemare tutto ed allora si preferisce dormire tanto il mondo resta uguale e si continuerà a galleggiare.
L'oroscopo e gli astri sarebbe meglio lasciali fare alle stelle, senza smettere di credere in qualcosa di migliore.

giovedì 8 dicembre 2016

IL CAOS DI TOKIO


                                           Street Crossing.#pascalcampion

Anche se ti sentissi perso, senza amore, senza le tue sigarette fino 
alle sette, perso senza i miei sorrisi, senza il cellulare che trema, senza le mie mani nelle tue tasche,senza il parlarle sul collo vicino l'orecchio, senza le partite la domenica pomeriggio, senza il rincorrersi a piedi scalzi.
Prova a prendere in mano la cartina della tua vita, anche se ti dovessi ritrovare dentro il caos di Tokio; trova il punto di partenza, li dove tutto inizia, dove tutto è sospeso e in bilico tra la strada e le stelle.

Anche se la malinconia è diventata un'ottima amica e ti parla sulla riva del mare, seduta su di una panchina e ti accarezza i capelli come farebbe una mamma con il suo bambino; tu dalle un grande morso con dentro quella piccola speranza che è dentro di te e non ti fa dormire.


Fai dei tuoi ricordi il racconto più bello e della tua vita futura un'avventura esilarante.

Vivi di sguardi che crepano i muri, di mani che si tengono quando si abbassano le luci, di rosso che passa dalle labbra ai colletti delle camicie, fa che l'istinto ti accompagni nella notte, tra i locali, i letti sfatti e gli amanti che tengono in mano bicchieri, tra le risa dei passanti.
Cerca un antidoto speciale che ti faccia stare bene, trova tutto quello che non è consueto, prendi quello che inconsueto e ti prego spara alla malinconia! 
E non cercare di capire, c'è cosi tanto vento.
Fai di un giorno tre autunni.

Per sempre tua,

la tua macchina del tempo in un cielo di stelle, che ti teletrasporta in un mondo dove la fiducia non ha confini ed i nostri pensieri sono vicini.

Che siamo fuori si sa, ma quanta bellezza eravamo.

sabato 4 giugno 2016

COMPITI A CASA


Lei è una di quelle ragazze dalla pelle candida, i raggi del sole le fanno arrossare le guance, scoprire le spalle e scaldare l'anima, la brezza le scompiglia i capelli e la costringe a intrecciarli lungo la strada.
Oggi affronta  una di quelle giornate piena di doveri, ma allo stesso tempo piene di sole; è uno di quei giorni in cui le viene  tanto difficile ritagliarsi del tempo per godere  di questo splendore ed allora dopo aver passato un'intera giornata tra commissioni, scartoffie e libri si concede un'ora di relax, la sua ora!
Accende la musica ed apre la finestra per godere degli ultimi raggi di sole e sentire il cinguettio delle rondini che stanno per andare a dormire in quegli alberi immensi che si intravedono all'orizzonte. Si siede sulla sua sedia blu, appoggia i piedi sulla scrivania, spegne il suo smartphone, mette alle orecchie le cuffie guarda il cielo e stacca, stacca la spina dal mondo. Qui è dove si ritrova. 

La mente spazia da un pensiero all'altro, niente resta per troppo tempo ed intanto alle orecchie suonano i Buena Vista Social club con Guantanamera che le fanno socchiudere gli occhi grandi, agitare le mani verso l'alto, muovere la testa e scompigliare i lunghi capelli biondi. 
È tutto cosi perfetto, sessanta minuti solo per lei. 
Tutto d'un tratto si ritrova a pensare un secondo in più di quanto fatto fino a qualche istante prima, la mente elabora e si pone un quesito, uno di quelli che la fa sentire una scolaretta alle prese con un problema assegnatole alle elementari ma, il problema l'ha formulato la sua mente diabolica e la sua maestra di matematica Cettina non ha colpe, non le ha assegnato i compiti a casa.
La traccia dice ciò.
Se un anno è formato da 365 giorni e 6 ore, quanti giorni della tua vita hai vissuto in love?
Facendosi due calcoli approssimativi il risultato è duemilasettecentoquarantuno giorni. 
Ed allora si domanda ancora, ne è valsa la pena? 
Sono tanti i giorni segnati d'amore, segnati dal bene e dal male, sono tanti i giorni che l'hanno fatta ridere, sognare, vivere, incazzare, urlare, piangere, stare in ansia essere su di giri e mille altre emozioni ancora hanno  accompagnano questi duemilasettecentoquarantuno giorni. " Oggi crede che ne valeva la pena, ricorda e non trema, ricorda che quello che prima era un macigno adesso invece, è una piuma leggera che le solletica il cuore." Sono solo ricordi, buffi ricordi si ripete.
La musica cambia, adesso passa Say something di A Great big word e Cristina Aguilera e il cuore le batte forte, gli occhi le si spalancano e capisce che è il momento giusto per mettere fine a quegli attimi di introspezione, ricordi e relax per buttarsi a capofitto in quella lunga giornata ancora da finire. 
Sa che a volte quel che prende le sfugge tra le dita come la sabbia fine del mare, ma non smetterà mai di sperare che magari in un giorno non molto lontano  l'amore la raggiungerà proprio li, Sotto Casa per placare quella che è l'imperfezione della sua vita.

sabato 28 novembre 2015

BEGIN AGAIN



Ultimamente mi ritrovo spesso in solitaria e la cosa non mi dispiace affatto, è forse un momento della mia vita in cui nn ho paura di stare da sola con me stessa, anzi amo ogni singolo momento. Ho imparato ad apprezzare il silenzio, incute tanta serenità. 

C'é stato un tempo in cui la solitudine mi destabilizzava e nonostante urlassi silenziose attenzioni, scusate il giro di parole, spesso mi ritrovavo sola, chiusa in una camera, sola in mezzo a tanti o sola con lui,  neanche me stessa mi teneva compagnia.
Ad un certo punto però ho ripreso in mano la mia vita, ho iniziato a concentrarmi su me stessa ed aver cura di me. 
A volte per trovare il giusto cammino da percorrere bisogna allontanarsi da tutto e tutti; ho iniziato a ragionare in modo diverso, ho fatto le cosi dette "pulizie di Pasqua" di fidanzati, di amici, di spasimanti, di tutto ciò che mi facesse male al corpo e all'anima. Ho ridimensionato ogni tipo di rapporto, ho messo fine ad un capitolo della mia vita ed ho ricominciato. 


Questa nuova avventura non è ancora terminata, ma oggi so quello che voglio e quello di cui ho bisogno, tutto ciò che mi rende triste, arrabbiata, volubile non farà parte della mia vita, sarò io a darmi tutto ciò di cui ho bisogno e sono io che mi do tutto ciò di cui ho bisogno giornalmente, tutto il resto è un contorno e non una dipendenza.
La verità è che appoggiarsi all'altro, l'altra, gli altri è la mossa più istintiva e più facile che si possa fare anche quando gli altri ci logorano. E' un compromesso a cui sottostiamo perché sappiamo che rifugiarci ed aprirci a noi stessi  è la cosa che più ci fa paura, che più ci mette a nudo; spesso la paura di stare da soli, di ricominciare supera il bene per noi stessi. 

E' stato un cammino duro, faticoso, destabilizzante, coraggioso. Uno spot pubblicitario diceva "se non vedi non credi" io invece dico "se non provi non credi, se non provi non comprendi" non é semplice lasciare la certezza per l'incertezza.
Allontanarsi dal calore del camino per entrare in una stanza fredda e vuota da arredare daccapo, ma questa è anche la parte più entusiasmante e bella. Andare da IKEA è divertente no? 
Scegliere per bene il colore delle pareti, decidere tra mattoni o parquet, scegliere i complementi d'arredo, i quadri, le poltrone, scegliere la porta che si aprirà e chiuderà ogni qual volta si voglia accogliere qualcuno o qualcosa nel nostro rifugio;  insomma scegliere al meglio tutto ciò che ci accompagnerà per questo nuovo cammino. 

Ho imparato a cavarmela da sola, ho imparato a sorridere da sola, a vivere da sola, a non aver paura della solitudine e ad aver il coraggio di ricominciare; ho scoperto la mia piccola felicità che con il tempo sono sicura diventerà grande.  

Come diceva Luigi Pirandello, ricominciare è una fresca letizia infantile ed io oggi voglio lasciarvi con alcuni suoi versi 
Recisa di netto ogni memoria in me della vita precedente, fermato l'animo alla deliberazione di ricominciare da quel punto una nuova vita, io ero invaso e sollevato come da una fresca letizia infantile; mi sentivo come rifatta vergine e trasparente la coscienza, e lo spirito vigile e pronto a trar profitto di tutto per la costruzione del mio nuovo io. Intanto l'anima mi tumultuava nella gioja di quella nuova libertà. Non avevo mai veduto così uomini e cose; l'aria tra essi e me s'era d'un tratto quasi snebbiata; e mi si presentavan facili e lievi le nuove relazioni che dovevano stabilirsi tra noi, poiché ben poco ormai io avrei avuto bisogno di chieder loro per il mio intimo compiacimento. Oh levità deliziosa dell'anima; serena, ineffabile ebbrezza! La Fortuna mi aveva sciolto di ogni intrico, all'improvviso, mi aveva sceverato dalla vita comune, reso spettatore estraneo della briga in cui gli altri si dibattevano ancora [...] 

"I feel from the fear that chased me standing still, I'm running still and every voice thet cries inside my head,forever drivers into lights" 

Naughty Boy - Runnin' (Lose It All) ft. Beyoncé, Arrow Benjamin




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